Persone residenti o non residenti.

I certificati anagrafici sono attestazioni che riguardano i dati contenuti negli archivi dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr).

Puoi chiedere al Comune i seguenti certificati anagrafici:

• certificato di residenza che riporta la residenza anagrafica; 
• stato di famiglia che riporta la composizione della famiglia che risiede in una determinata abitazione; 
• convivenza anagrafica che è lo stato di famiglia di coloro che hanno la residenza in una comunità (per esempio in casa di riposo, in caserma, in una comunità religiosa, in convitto, ecc.). Il certificato di convivenza anagrafica riporta solo il nominativo della persona che l’ha richiesta; 
• certificato di stato libero col quale si dichiara che la persona non è legata da vincoli di matrimonio o unione civile; 
• certificato di esistenza in vita col quale si dichiara che la persona è in vita da un punto di vista amministrativo; 
• certificato contestuale di residenza e stato di famiglia col quale si dichiara in un unico documento sia la residenza che lo stato di famiglia; 
• certificato contestuale di residenza, stato di famiglia, cittadinanza, stato civile col quale si dichiara in un unico documento residenza, stato di famiglia, cittadinanza e stato civile; 
• certificato di cittadinanza italiana col quale si dichiara il possesso della cittadinanza italiana; 
• certificato di convivenza di fatto col quale si dichiara che due persone maggiorenni sono unite in modo stabile da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale. Le persone che possono richiedere questo certificato non devono essere legate da rapporti di parentela, affinità, adozione, né da matrimonio o da unione civile.

Puoi richiedere un certificato anagrafico anche se non sei il diretto interessato. In tal caso i tuoi dati verranno registrati al momento della richiesta. 

Se vuoi dichiarare ad una pubblica amministrazione o a un gestore di pubblico servizio (ad es. Enel) un fatto, una condizione o uno stato che ti riguarda e che è riportato in un atto di stato civile, non devi chiedere un certificato al Comune. Dovrai invece compilare una autocertificazione (in carta semplice) dove affermi lo stato, la condizione o il fatto, e sarà cura della pubblica amministrazione verificare le informazioni.

Per il rilascio dei certificati storici puoi rivolgerti unicamente al tuo comune di residenza.

Puoi scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma, per te o per un componente della tua famiglia, senza bisogno di recarti allo sportello, tramite il portale dell’Anpr.

Presenta la richiesta recandoti di persona presso gli sportelli comunali con un documento di identità in corso di validità. 

In alternativa, puoi anche inviare una copia digitale della richiesta sottoscritta e una copia del tuo documento di identità, oppure puoi inviare la copia digitale della rihiesta sottoscritta digitalmente. In questo ultimo caso non è necessario allegare la copia del documento di identità.  

Inoltre, puoi anche inviare la richiesta via posta ordinaria allegando una busta preaffrancata per la spedizione e la copia di un documento di identità in corso di validità. 

Il certificato anagrafico richiesto valido per 6 mesi. 

Anche trascorsi i 6 mesi di validità, potrai comunque presentare il documento se apporrai in calce la tua firma dichiarando, sotto la tua responsabilità, che le informazioni contenute non hanno subito variazioni dalla data di rilascio.

Se il certificato contiene dati che non possono cambiare (es. certificato anagrafico di nascita) ha una validità illimitata.

Devi acquistare una marca da bollo da 16 euro e pagare i diritti di segreteria per un importo pari a 0,52 euro. 

Per il rilascio dei certificati esenti dall'imposta di bollo dovrai pagare solamente i diritti di segreteria per un importo pari a 0,26 euro. 

Puoi consultare tutti i casi di esenzione dall'imposta di bollo all'interno del seguente documento di sintesi.

Potrai pagare presso gli sportelli comunali gli eventuali diritti di segreteria.